Parco del Sojo
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Il Parco del Sojo è una proposta innovativa, creata con l’intento di valorizzare un’area di straordinario interesse ambientale, storico e artistico. L’inserimento, in questo contesto, di sculture d’arte contemporanea e la loro relazione con l’ambiente naturale, determinano una nuova percezione dello spazio ed un nuovo senso del trascorrere del tempo. L’idea, nata dall’architetto Diego Morlin nel 2000, trova pieno compimento in questo parco, in costante crescita ed evoluzione, realizzato in un luogo dove, per anni, ha regnato l’incuria e dove invece, oggi, la natura riacquista forza, bellezza e vigore. Il Sojo è uno sperone roccioso pieno di fascino e di mistero. L’immaginario popolare lo vuole frequentato dalle streghe; sicuramente fu luogo di riparo e di difesa sin dal periodo del tardo neolitico. Nel dedalo naturale dei sentieri di vecchio impianto, i nuovi tracciati offerti marcano ed esaltano le emergenze naturali – grotte, pozze d’acqua, alberi secolari – ed i manufatti dell’uomo – masiere, calcare, fabbricati rurali, orti. Le sculture intrecciano un dialogo ora perfetto con l’ambiente, nel quale sanno inserirsi armonicamente, ora stridente sino al limite della rottura, dando vita a forme di sottile convivenza forzata. La magia del sito si lascia avvertire lungo i percorsi pedonali e suscita emozioni sempre nuove nel visitatore, stupito dinanzi allo scenario che sorprendentemente muta ad ogni svolta di sentiero. Le installazioni scultoree sono costruite con materiali diversi: pietra, legno, ferro, bronzo, gres, nate talvolta nell’officina creativa dello scultore, talvolta plasmate sul posto, accogliendo e modellando la materia che la natura mette a disposizione. Il parco costituisce quindi un’opportunità inusuale di vivere una relazione intima e coinvolgente con l’ambiente naturale, dove prati, boschi di carpini, roverelle, cornioli, fanno innamorare di sè e inducono al rispetto, alla salvaguardia e ad una sapiente valorizzazione.
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